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10 libri cult italiani degli anni ’90

1) Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi
Forse il romanzo di formazione per eccellenza. Quale sedicenne può dire di non essersi immedesimato nelle vicende tardoadolescenziali di Alex e Aidi? Ribellione e forti passioni giovanili in un classico che ha fatto la storia dell’editoria italiana, da cui è stato tratto il film che ha lanciato Stefano Accorsi.

2) Fango di Niccolò Ammaniti
Una raccolta di racconti crudi, visionari, folli, in cui c’è tutta un’umanità bordeline e metropolitana, raccontata con uno stile unico che spazia dal pulp allo splatter, dall’horror al grottesco. Un autentico gioiellino nel panorama letterario italiano.

3)Tutti giù per terra di Giuseppe Culicchia
Romanzo generazionale che racconta, con ironia e leggerezza, il precariato e la mancanza di prospettive di un giovane ventenne, che non riesce a diventare grande. Tematiche ancora oggi di grande attualità, non per niente il libro è stato ripubblicato a distanza di 20 anni in una versione ambientata ai giorni nostri.

4) Almost Blue di Carlo Lucarelli
Un thriller dal ritmo serrante, in una Bologna tra musica e delitti, in cui si muove un efferato serial killer, chiamato anche Iguana. Il bestseller di Lucarelli.

 

5) Gioventù cannibale di autori vari
Antologia che racchiude gli scrittori più trasgressivi degli anni ’90 (Ammaniti, Pinketts, Nove, ecc.). Racconti crudi per gli amanti del genere pulp, tanto in voga in quel periodo.

 

 

6) Woobinda di Aldo Nove
Pubblicato per la prima volta da Castelvecchi nel 1996, Woobinda contiene racconti “brucianti e bruciati”, che mettono alla berlina un’Italia intossicata dai telefonini e dai telecomandi, dalle televendite e dai teleoroscopi. Adolescenti terribili che trovano nella famiglia una vera prigione psicotica, e la trasformano in una esemplare “scena del delitto”.

7) Luminal di Isabella Santacroce
Romanzo feroce e trasgressivo racconta l’adolescenza furibonda di due ragazze “estremiste del sesso estremo” sull’asfalto di città schizoidi come Berlino, Zurigo, Amburgo.

 

8) Di noi tre di Andrea De Carlo
Il seguito ideale del riuscitissimo “Due di Due”, racconta di tre amici (2 uomini e 1 donna), le cui vite s’intrecciano nell’arco di tre anni, passando dall’amicizia, alla passione, alla rivalità, fino alla constatazione di non poter fare a meno l’uno dell’altro.

 

9) Il senso della frase di Andrea G. Pinketts
Con questo libro Pinketts si aggiudica non a caso il premio Scerbanenco del 1995. Gli ingredienti di questo noir sono: un trentenne ossessionato e dotato del “senso della frase”, la Milano da bere degli anni ’80 straripante di personaggi assurdi, perditempo assortiti, ninfomani da bar e una donna misteriosamente scomparsa.

10) Sognavo di essere Bukowski di Gino Armuzzi
Un bocconiano in crisi esistenziale, una Milano anni ’80 vissuta tra feste a cui imbucarsi e un’improbabile vita universitaria, le domeniche in curva a San Siro, le serate al centro sociale tra tossici senza futuro e snob intellettuali.
Una vera chicca (oggi disponibile in versione digitale edito da LA CASE Books). Un divertentissimo e per certi versi sottovalutato romanzo di (de)formazione, diventato un fenomeno di culto.